lunedì 31 maggio 2010

Senza (ulteriore) Risposta

LETTERA APERTA ALL'UFFICIO REGOLAMENTI FIDAL PIEMONTE

Innanzi tutto ringrazio per la solerte risposta.

Mi aspetto che chi è preposto a questo compito come sua attività principale , suppongo remunerata, lo faccia quantomeno con dovizia di argomenti.

So tra l’altro benissimo che chi fa attività “politiche” o di “rappresentanza” si trovi spesso esposto a giudizi da “capro espiatorio”, soprattutto su questioni delicate come questa. Anche il più capace e caparbio Benjamin Malaussène era ben remunerato per questo!

Io non ho scopi di lucro, nè devo giustificare il mio verbale accanimento sulla questione con la ragione del mestiere. Quindi, e ve ne do atto, parto avvantaggiato.

Corro (quando i miei turni in fabbrica ed i miei ripetuti infortuni me lo permettono) per passione, ed è proprio da questa che traggo lo spirito combattivo ed indignato sulla diatriba in atto.

A volte ignorante dei regolamenti, ma ben consapevole dei naturali principi di libertà che la costituzione in primis ci consente, forse, di avere in questo Paese.

C’è un punto sostanziale sul quale continuo a “fare il sordo” e a non (voler?) capire, a dispetto degli articoli citati o le ragioni addotte . Quindi ribadisco:“ Una Federazione sportiva, può benissimo scegliere di non riconoscere un certo tipo di gare e di non garantirne una copertura assicurativa, ma non dovrebbe MAI, sentirsi autorizzata a proibire ad un proprio tesserato di potervi partecipare!”

Va da se che chi come me è affiliato Fidal (e non solo…) è in regola con le norme mediche del caso, e che gli atleti ed i presidenti di società, siano ben consci delle implicazioni medico giuridiche che questo implica.

Va altrettanto da se che chi corre una gara senza “Marchio Fidal” non possa in alcun modo rivalersi sulla Federazione o su qualsiasi altro ente se non quello organizzatore, nell’eventualità che questo non offra tutte le assicurazioni del caso .

E’ impressione comune che la Fidal (Piemonte nella fattispecie), sia spinta in questo accanimento con “atti dovuti” da ragioni economiche. Le gare uisp sono state negli ultimi anni sempre più frequentate dai podisti piemontesi, arrecando indubbiamente danno alla federazione.

Dal canto mio non posso che ribadire che quello che mi spinge a sceglier una gara piuttosto che un’altra non è “il marchio” che vi leggo esposto. Le mie scelte sono date dall’amenità dei percorsi, dallo spirito che le guida e dalla garanzia che tutto si svolga secondo le normali regole di sana competizione sportiva; accertandomi semplicemente che l’ente organizzatore sia in regola con la copertura assicurativa. Se ciò non fosse comunque corro a mio personale rischio e pericolo.

Con queste “beghe” di natura puramente “politico/economiche” state facendo morire, non solo le gare (impedendo tramite i presidenti di società di parteciparvi), ma la passione sportiva! Che dovrebbe essere innata anche in chi stipula regolamenti e convenzioni, senza porre in essa ragioni di natura economica.

Saluti

Guido Chiara (de-ferito)

domenica 30 maggio 2010

CorriTorino


Oggi ho affrontato con la compagnia degli amici Marco V. , Vitaliano, Piero Silvia e Daniela L. questa classica torinese ecologica (possono parteciparvi anche i cani) non competitiva.
So di non potermi permettere gare in questo sciagurato periodo, anche se la speranza che i dolori d'incanto scompaiano rimane.
Purtroppo la realtà si presenta subito ben diversa.
Pur partendo senza stress e conscio di affrontare i dieci Km come un lento senza pretese, dopo poco capisco subito che qualcosa non va.
Le gambe sono rigide ed affaticate, il fiato latita (e sto viaggiando sopra i 4'30" a km).
Vengo assalito da un dolore intenso alla schiena che, associato alla tibia dolente (nonostante due sedute di mesoterapia), mi spinge quasi a fermarmi.

Il clima però è quello della festa, nessuno o quasi corre con velleità , (tranne chi sa di poter ambire alle prime 5 posizioni che verranno premiate), la classifica non c'è. Quindi decido di lasciare gli amici, che nel frattempo se la stan godendo un mondo, e rallentare ulteriormente.
Ai 5 al km il dolore alla schiena mi abbandona ed io ritrovo spirito e fiato per divertirmi come era nelle intenzioni della vigilia. I km passano veloci : senza la sofferenza della spinta , la corsa diventa veramente un piacere!
Chiacchiero con due podisti acciaccati come me, reduci dalla maratona di Praga, raggiungo una ragazza che avevo scorto partire velocissima (Ila mi pare d'aver capito) che un po' in affanno , mi confida di voler provare a restare sotto i 50 minuti.
Siamo al limite, provo a farle coraggio "tirandole" l'ultimo km, pur mettendocela tutta mancherà l'impresa di una manciata di secondi... anche se, a dirla tutta, il Garmin mi darà una distanza superiore ai 10 Km di 300 mt... Non male comunque perché la podista provetta ,che scopro essere una collega di Maurizio , si migliora di ben 5 minuti dalla tuttadritta di aprile.


Ci godiamo il clima della festa, immersi nella voglia di corsa di Torino. Ritrovo Maurizio con la figlia, reduce dalla sua corsa, restiamo immersi tra i colori di Piazza San Carlo.
Io sono sereno, anche se quando il mio pensiero va alle sensazioni provate nei primi km, il sorriso diventa una smorfia di disappunto.
Continuo ad aver molto male, il mio senso di frustrazione è a livelli cosmici.
Forse dovrei davvero trovare la forza di fermarmi. Per ora rimando, al definitivo stop ci penserò dopo la corri in Regione di mercoledì prossimo...

venerdì 28 maggio 2010

Su di una gamba ( Trofeo Setzu Leiní)



Niente da fare... anche stasera , le speranze di poter disputare una gara dignitosa ( si correva pur sempre in casa) , sono naufragate dopo appena un centinaio di metri. Subito in affanno senza la possibilità di spingere minimamente,era problematico finanche l'appoggio, ho chiuso la gara tra pensieri cupi e preoccupazioni , per un periodo decisamente sfortunato sotto ogni punto di vista!
Tutto da rifare insomma...
Sul fronte gara da segnalare qualche problema all'iscrizione...Non é stato possibile per molti (ma non per tutti) iscriversi alla gara competitiva con la sola affiliazione uisp,e la gara é per altro inserita nel campionato canavesano organizzato dall'ente. Vergognoso!
Ottimi risultati per la componente femminile della podistica Leinì: Cristina ,prima di categoria , tallonata dalla sempre più sorprendente Paola,alias stopprina .Ottimo quinto posto per Daniela Longhi; non c'è che dire la podistica Leinicese , si tinge sempre più di rosa !



lunedì 24 maggio 2010

Non solo Uisp

Mentre la caccia alle streghe ed ai partecipanti a gare uisp non omolagate , in piemonte avanza a suon di deferimenti (dopo Caravino e Venaria si attendono quelli di Borgaro e Rivarolo) , sono incappato in questo interessante articolo...Pare che quantomeno la Fidal non intenda discriminare (ne dimenticar) nessuno, tanto che qui si fa riferimento a Trail.


FIDAL VS ULTRATRAIL
(testo di Loenardo Soresi da "SpiritoTrail" del Giugno 2008)

QUESTA STORIA INIZIA A METÀ DELLO SCORSO MESE DI APRILE, QUANDO UN CONCORRENTE ISCRITTO AL GRAND RAID DU CRO MAGNON SCRISSE AL RESPONSABILE DELLA FIDAL DELLA SUA REGIONE PER INFORMARSI CIRCALA POSSIBILITÀ DI STIPULARE UNA POLIZZA CHE COPRISSE LE EVENTUALI SPESEDI RECUPERO AEREO. IL RESPONSABILE DEI REGOLAMENTI FIDAL PIEMONTERISPOSE CON LA LETTERA QUI SOTTO RIPORTATA, A METÀ FRA IL COMICO E IL DRAMMATICO:

Gentile Signor ,
come Responsabile dei Regolamenti FIDAL e podista da quasi 40 anni,
nonché amante e sostenitore della corsa in montagna, mi corre l’obbligo
di dirLe alcune cose importanti.
1) La FIDAL ha emesso un regolamento delle corse in montagna che
garantisce entro limiti accettabili l’incolumità dei partecipanti (lunghezze,
distanze, pendenze, tracciati), le gare come il Cro Magnon sono sport
estremo (e circa trent’anni fa al Giro del Monte Bianco il mio carissimo
amico Piumetti morì assiderato), per cui da “padre” Le consiglio di
pensarci a lungo prima di parteciparvi.
2) I tesserati FIDAL nelle gare approvate FIDAL sono coperti da assicurazione
contro Lesioni, Infortuni, Morte, Responsabilità Civile verso terzi, grazie a
una Convenzione onerosa e globale stipulata con UNIPOL.
3) Per questo motivo e per obbligo statutario il tesserato FIDAL NON
può partecipare a manifestazioni NON autorizzate dalla FIDAL, tale
comportamento è sanzionabile nei confronti suoi e della Società per la
quale è tesserato.
Se dopo aver valutato seriamente i tre argomenti che Le ho presentato
Lei ritiene di partecipare ugualmente alla gara, può rivolgersi a qualunque
Compagnia di Assicurazione, a cominciare dall’UNIPOL, e farsi fare un
preventivo, che, ritengo, sarà abbastanza salato.
Cordiali saluti.
- Responsabile Regolamenti Fidal

Ho definito questa lettera
ufficiale da parte di un
delegato FIDAL a metà strada
tra il comico e il drammatico.
Comico per l’atteggiamento da
“padre di famiglia” con cui sconsiglia
lapartecipazione al CRO e agli Ultra
Trail, dimostrando evidentemente
di non conoscere qual è il livello
organizzativo raggiunto e il
grado di sicurezza garantito ai
partecipanti. Drammatico perché
minaccia, nemmeno troppo
velatamente, sanzioni nei confronti
dell’atleta e della società per cui
è tesserato. Comico perché il CRO
è una gara francese, organizzata
dall’Association Cap d’Ail Macadam
che nulla c’entra con la Federazione
Italiana. Drammatico perché rivela
come la Fidal non abbia ancora
capito che tipo di gare siano gli
Ultra Trail, che coinvolgono sempre
più atleti anche nel nostro paese.
Comico perché non si capisce
a partire da quale chilometro,
dislivello o pendenza (!) una corsa in
montagna diventi per la FIDAL una
“corsa estrema” e quindi passibile
di squalifica per chi vi partecipa.
Drammatico perché il regolamento
FIDAL prevede in modo chiaro e
senza possibilità di dubbi che un
atleta affiliato non possa partecipare
a gare che non sono nel calendario
delle gare Fidal, pena il richiamo
della Federazione e possibilità
di deferimento dell’atleta agli
organi di giustizia sportiva! Comico
infine perché per scoraggiare
definitivamente il concorrente, gli
viene detto: “Provi a chiedere un
preventivo ad una compagnia di
assicurazione e vedrà!”. eccato
che la copertura assicurativa Fidal-
Unipol non sia comunque valida per
i trail…
Al di là di considerazioni più o meno
amene sul grado di conoscenza del
movimento trail da parte dei vertici
della FIDAL (nonostante i 40 anni di
podismo da “amante e sostenitore
della corsa in montagna”),quello che
dovrebbe far riflettere e indignare è
la lampante lesione di una libertà
individuale intoccabile quale è
quella di poter partecipare alle gare
che uno ritiene di voler fare. Questo
è assolutamente intollerabile: una
Federazione Sportiva può benissimo
scegliere di non riconoscere un
certo tipo di gare e di non garantire
una copertura assicurativa, ma non
dovrebbe mai, e ripeto mai, sentirsi
autorizzata a proibire ad un proprio
tesserato di potervi partecipare.
Credo che se la Federazione
Francese avanzasse una posizione
analoga, oltralpe scoppierebbe il
finimondo, con scene da “presa
della Bastiglia” con il palazzo della
Federazione al posto della prigione
Quarant’anni fa, un’allora
giovanissima Maria Canins
partecipava alla Marcialonga
travestita da uomo e sotto falso
nome, perché si trattava di una
gara vietata alle donne. Vedremo
ora atleti camuffarsi con barba
o baffi posticci come in un film di
spionaggio di serie B per sfuggire ai
controlli Fidal? Oppure correre con
un passamontagna calato sul viso,
quasi andassero a fare una rapina e
non una corsa? In ogni caso potrebbe
anche non bastargli, poiché l’art. 21
comma 2 del regolamento FIDAL
impone agli affiliati, non appena
ne hanno notizia, di segnalare alla
Procura Federale gli atleti tesserati
che partecipino a gare non
approvate dalla Federazione. Voi
come la chiamate questa? Io una
parola la conosco, ma non mi ero
mai sognato di associarla al mondo
del Trail: “DELAZIONE”.
Purtroppo il CONI ha sancito che
ogni attività agonistica deve fare
riferimento alla Federazione che
comprende tale attività sportiva:
pertanto la corsa in tutte le sue
varianti (pista, cross, strada… il trail
il CONI non si è accorto che esiste!)
è di competenza della FIDAL, e
la cosa è stata confermata dalla
sentenza del TAR del Lazio del 2003 a
cui in quell’anno si era rivolta la UISP
contestando il provvedimento. I veri
problemi sono però venuti a galla
quando la Fidal a livello regionale
ha stipulato le convenzioni con la
Uisp e con gli altri Enti di Promozione
Sportiva per il riconoscimento
dell’affiliazione delle gare da questi
organizzate. Ne sono risultati 21
regolamenti completamente diversi,
con disparità da regione a regione
assolutamente inaccettabili, per cui
ciò che in una regione è permesso,
in altre non lo è.
Cosa accadrà? Vedremo la FIDAL
andare a spulciare le classifiche del
CRO e degli altri Ultra Trail per poi
comminare squalifiche e sanzioni agli
affiliati che vi hanno partecipato?
Come è stato sottolineato con un
granello di sano realismo nel forum di
Spiritotrail.it: “Quanto alla squalifica...
state tranquilli, la FIDAL ha bisogno
di tanti tesserati, specie nell’anno
olimpico, per poter poi battere cassa
al CONI!”.
Una cosa almeno è certa: alla Fidal
si sono accorti dell’esistenza del Cro-
Magnon dopo “soli” otto anni dalla
sua creazione. Meglio tardi che
mai…


sabato 22 maggio 2010

Io amo correre

Dedicato alla dirigenza Fidal Piemonte, alla loro passione , impegno e dedizione nella promozione sportiva.

venerdì 21 maggio 2010

Quali interessi?


Mentre la disputa Fidal/Uisp continua imperterrita, mi segnalano un interessante confronto tra la Convenzione Fidal Uisp del 2009 (e valida due anni) ed il comunicato Fidal del 14 Maggio, sul sito dell'atletica Uisp di Pinerolo.

Non so voi, ma io di questa storia non ne posso più (e d'ora in poi tacerò sulla questione).
Non vedo l'ora di tornare "semplicemente" a sgambettare per le strade dei nostri ameni luoghi; tutte queste "beghe" infatti, non fanno che acuire il mio senso di frustrazione da perenne infortunio.

Credo che il podista amatore (che lo si definisca Master a mio avviso non ha importanza) corra per il semplice piacere di farlo (da qui l' etimologia della parola) e le uniche valutazioni che fa nel partecipare ad una gara , sono che questa si svolga in pieno rispetto delle regole sportive, in conformità e tutela della propria salute, nella bellezza del percorso e nella compagnia degli amici presenti.

Quindi , ribadisco, la si finisca qui. C'è in gioco, tra l'altro, un bel numero di tesserati!

lunedì 17 maggio 2010

La sofferenza


Non è solamente un fatto fisico!
E' vedere i tuoi amici allenarsi senza te, è sapere di dover star fermo quando stavi raggiungendo l'apice della forma...
E' dover rinunciare alla tua principale "valvola di sfogo".
La sofferenza è dover tifare e sorridere a denti stretti dei grandi risultati dei tuoi compagni, gioirne certo..ma con l'amaro in bocca.
La sofferenza è quando dopo tre settimane di digiuno assoluto decidi che forse è il momento di riprovarci e senza velleità, decidi di passeggiare in una competizione, vedendoti sfilare davanti podisti a cui "non eri abituato"...
La sofferenza è correre a 4'36" facendo una fatica immane...
La sofferenza è dover scorrere pagine e pagine di una classifica per ritrovare il tuo nome....

La sofferenza è soprattutto e nonostante tutto ritrovarsi la sera con lo stesso intenso dolore, come se nulla nel frattempo fosse successo.

Certo io ora parlo della mia passione, la corsa!
La sofferenza, quella vera, quella che strazia è altra cosa... e lo so.

Quindi pazienza, sorrido al nuovo desiderato sole!

giovedì 13 maggio 2010

Siamo (Siete) una squadra fortissimi!

Podisti o cercatori di funghi?


Beh devo dire che questa volta il post se lo sono proprio meritato!
Non fosse altro per il minuto di silenzioso raccoglimento osservato in mio onore (o memoria?) dai prodi qui sopra prima della partenza (ebbene sì Enrico , hanno spifferato , so tutto).
Io che con il cuore a Caravino, un po' tifavo ed anteticamente speravo quantomeno in una sonora lavata vendicativa. Mamma mia quanto è dura restar fermi quando tutto il mondo intorno a te sembra godersela!

Detto questo ieri sera a Caravino (sotto la pioggia) sono stati grandiosi! Record di presenze e 4° posto di squadra...e...si può ancora migliorare!

Su tutti gli ottimi piazzamenti individuali segnalo Cristina che, con poca concorrenza femminile, è prima assoluta, tallonata al terzo posto da Paola alias stopprina ("Luciano er califfo" forse stai puntando sul cavallo sbagliato) ; un fantastico terzo posto di categoria per Costantino ed un 5° tra gli M35 del presidentissimo Fabrizio!

Dal canto mio, son messo proprio male (leggasi post qui sotto) dopo tre settimane di riposo assoluto , un vero record per la mia proverbiale insofferenza, oggi ho zompettato per BEN 4 km all'eccelente media di 5'35". Sensazioni pessime, ma quel che è peggio è che col calar delle tenebre, il dolore si è ripresentato puntuale come il primo giorno ...(seguono gesta di disperazione).
Ma nell'eventulaità remota di una mia ripresa e se mai un giorno dovessi riacquistare l'uso della gamba nonché un minimo di forma, vi avviso fin d'ora: "Gavevi da suta!".

Viva la Podistica Leinì e .... viva il campionato podistico canavesano uisp (visto i tempi che corrono meglio tenere un profilo basso)!!!!

Dalla Finestra

Si osserva, si tifa e si rosica in egual misura.....e (un po') non se ne può più

giovedì 6 maggio 2010

Quando lo sport fa Harakiri


A seguito del comunicato minaccioso pubblicato nel post qui sotto, pare che alcuni presidenti di società Fidal inviino lettere ai propri atleti tesserati invitandoli a non partecipare in fututro a gare uisp (senza omologazione Fidal).
Si sosterrebbe infatti che anche l'affiliazione Uisp di un atleta presso un ente associato, non consenta la partecipazione ad una gara (se si è già in possesso di una tessera Fidal).

Si mettono inoltre le mani avanti sostenendo che, ogni eventuale deferimento e/o multa, sarà a carico del singolo atleta.

Ora considerando che l'80% dei tesserati in questo caso risulterebbe "fuorilegge"(in quanto possessore di doppia affiliazione Fidal/Uisp), qui si rischia veramente di uccidere uno sport (e la Federazione).
In molti a fronte di queste minacce si dicono infatti già pronti a revocare la loro tessera Fidal.

Qualcuno gentilmente chiarisca la diatriba, in nome del vecchio buon senso od a rimetterci saranno tutti!!


mercoledì 5 maggio 2010

Guerra Totale (?)

Un interessante comunicato giunto oggi che riapre l'annosa diatriba Fidal/Uisp. Sarebbe auspicabile a mio parere una tregua(possibilmente non armata), nonché un po' di buon senso,tenendo presente che la maggiorparte degli "atleti amatori" gareggia unicamente per il piacere di correre, sostenendo a proprie spese i costi per visite mediche, tesseramenti (di varia natura) , costi per iscrizioni e quant'altro!


COMUNICATO FIDAL PIEMONTE DEL 05/05/2010


argomento: violazione convenzione FIDAL/UISP - san maurizio (TO) 1/5/2010


Norme Attività 2010 Disposizioni Generali art. 1 Partecipazione alle gare comma 1.8 COPERTURA ASSICURATIVA FEDERALE (omissis)

Pertanto richiamando anche quanto previsto dall'art. 21 del Regolamento Organico, i tesserati FIDAL non sono autorizzati a partecipare a gare non approvate dalla FIDAL.

Qualora ciò accada, essi si assumono la diretta e personale responsabilità in merito alle conseguenze degli eventuali infortuni accaduti e non sono tutelati dalla copertura assicurativa federale e tale inadempienza verrà inoltre segnalata agli organi di giustizia

Con riferimento alla manifestazione UISP di San Maurizio Canavese di sabato 1° maggio organizzata dalla Società TO114 e gestita in violazione della Convenzione FIDAL UISP e della normativa federale si fa presente che vi hanno preso parte i seguenti atleti tesserati FIDAL:

(OMISSIS)

Il deferimento dei suddetti atleti e delle società di appartenenza in solido, in forza di quanto previsto dalle Norme Attività 2010 è un atto dovuto.

Tuttavia in considerazione del comportamento del Presidente della società TO114 che ha emesso un volantino scorretto e sollecitato la partecipazione di tali atleti anche con dichiarazioni rese attraverso la trasmissione televisva Piemonte in corsa di venerdì 30 aprile, si ritiene di non dover per il momento procedere al loro deferimento.

Onde evitare in futuro speculazioni più o meno interessate o comunque azioni di disinformazione si ribadisce che LE MANIFESTAZIONI AUTORIZZATE FIDAL SONO ESCLUSIVAMENTE QUELLE RIPORTATE NEI CALENDARI NAZIONALI, REGIONALI E PROVINCIALI.

Per facilitare l'osservanza delle Norme viene emessa OGNI SETTIMANA una FPN con le manifestazioni approvate per lo stesso periodo.

Si ricorda nel contempo a tutte le Società affiliate alla FIDAL che per l'organizzazione di una manifestazione AGONISTICA è imprescindibile la richiesta di autorizzazione alla sua effettuazione e la successiva approvazione da parte della FEDERAZIONE , ogni infrazione sarà sanzionata ai sensi dello Statuto.

Regolamenti - Area Tecnica - GGG - Fidal Piemonte

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martedì 4 maggio 2010

De La volontà e de l'amicizia...

...Ho ricevuto questa mail che pubblico integralmente perché in essa è racchiuso tutto lo spirito che anima tutti noi.

Ciao runners,

eccomi qui, sono tornata, fortunatamente indenne dopo la dura battaglia affrontata a Vercelli! Che dire, la battaglia è stata vinta, anche se la guerra è sempre aperta …

3:10:06 il tempo che mi ha permesso di abbassare di quasi un minuto il mio PB!!

Per prima cosa devo ringraziare di cuore la Regina (n.d.r. Daniela De Joannes), che è stata fondamentale per la riuscita dell’impresa! Per me si è alzata all’alba, mi ha accompagnata in auto a Vercelli, ha inforcato la sua bici (nonostante un brutto strappo al polpaccio che quasi le impedisce di camminare ….) ed è stata al mio fianco per tutto il tempo! IMPECCABILE: mi passava i rifornimenti, le spugne, mi distraeva, cercava in tutti i modi di tenermi su di morale, continuando a ricordarmi che potevo fare il tempo e che stavo facendo un’impresa ... E l’impresa l’ho fatta grazie a lei, che non mi ha mai abbandonata e ha permesso che io non abbandonassi, anche nei momenti di maggiore sconforto, l’obiettivo … il tempo!

Quindi posso dire che c’è l’abbiamo fatta, io e Daniela insieme, e ancora una volta il merito è anche suo, ma non solo, il merito è anche di tutti gli amici che hanno creduto in me, che mi hanno aiutata negli allenamenti, le lepri che con grande determinazione mi hanno tirato interminabili ripetute!

Devo anche ringraziare il mitico Silvio, che mi ha seguita “a distanza” in questi mesi, dandomi sempre giusti consigli e impeccabili tabelle, mantenendo alta la mia autostima.

Per chiudere voglio scrivere un pezzo del messaggio che mi ha scritto Maria Grazia, la mia amica centokilometrista, dopo aver saputo l’esito della gara: “…pensa che fortuna prepararsi insieme agli amici, progettare e sperare di fare una maratona, l’amica che ti segue … siamo proprio fortunate, è importante che duri il più a lungo possibile …”

Ha ragione Maria … SPERIAMO CHE DURI IL PIU’ A LUNGO POSSIBILE …

Cris