FIDAL VS ULTRATRAIL
(testo di Loenardo Soresi da "SpiritoTrail" del Giugno 2008)
QUESTA STORIA INIZIA A METÀ DELLO SCORSO MESE DI APRILE, QUANDO UN CONCORRENTE ISCRITTO AL GRAND RAID DU CRO MAGNON SCRISSE AL RESPONSABILE DELLA FIDAL DELLA SUA REGIONE PER INFORMARSI CIRCALA POSSIBILITÀ DI STIPULARE UNA POLIZZA CHE COPRISSE LE EVENTUALI SPESEDI RECUPERO AEREO. IL RESPONSABILE DEI REGOLAMENTI FIDAL PIEMONTERISPOSE CON LA LETTERA QUI SOTTO RIPORTATA, A METÀ FRA IL COMICO E IL DRAMMATICO:
Gentile Signor ,
come Responsabile dei Regolamenti FIDAL e podista da quasi 40 anni,
nonché amante e sostenitore della corsa in montagna, mi corre l’obbligo
di dirLe alcune cose importanti.
1) La FIDAL ha emesso un regolamento delle corse in montagna che
garantisce entro limiti accettabili l’incolumità dei partecipanti (lunghezze,
distanze, pendenze, tracciati), le gare come il Cro Magnon sono sport
estremo (e circa trent’anni fa al Giro del Monte Bianco il mio carissimo
amico Piumetti morì assiderato), per cui da “padre” Le consiglio di
pensarci a lungo prima di parteciparvi.
2) I tesserati FIDAL nelle gare approvate FIDAL sono coperti da assicurazione
contro Lesioni, Infortuni, Morte, Responsabilità Civile verso terzi, grazie a
una Convenzione onerosa e globale stipulata con UNIPOL.
3) Per questo motivo e per obbligo statutario il tesserato FIDAL NON
può partecipare a manifestazioni NON autorizzate dalla FIDAL, tale
comportamento è sanzionabile nei confronti suoi e della Società per la
quale è tesserato.
Se dopo aver valutato seriamente i tre argomenti che Le ho presentato
Lei ritiene di partecipare ugualmente alla gara, può rivolgersi a qualunque
Compagnia di Assicurazione, a cominciare dall’UNIPOL, e farsi fare un
preventivo, che, ritengo, sarà abbastanza salato.
Cordiali saluti.
- Responsabile Regolamenti Fidal
Ho definito questa lettera
ufficiale da parte di un
delegato FIDAL a metà strada
tra il comico e il drammatico.
Comico per l’atteggiamento da
“padre di famiglia” con cui sconsiglia
lapartecipazione al CRO e agli Ultra
Trail, dimostrando evidentemente
di non conoscere qual è il livello
organizzativo raggiunto e il
grado di sicurezza garantito ai
partecipanti. Drammatico perché
minaccia, nemmeno troppo
velatamente, sanzioni nei confronti
dell’atleta e della società per cui
è tesserato. Comico perché il CRO
è una gara francese, organizzata
dall’Association Cap d’Ail Macadam
che nulla c’entra con la Federazione
Italiana. Drammatico perché rivela
come la Fidal non abbia ancora
capito che tipo di gare siano gli
Ultra Trail, che coinvolgono sempre
più atleti anche nel nostro paese.
Comico perché non si capisce
a partire da quale chilometro,
dislivello o pendenza (!) una corsa in
montagna diventi per la FIDAL una
“corsa estrema” e quindi passibile
di squalifica per chi vi partecipa.
Drammatico perché il regolamento
FIDAL prevede in modo chiaro e
senza possibilità di dubbi che un
atleta affiliato non possa partecipare
a gare che non sono nel calendario
delle gare Fidal, pena il richiamo
della Federazione e possibilità
di deferimento dell’atleta agli
organi di giustizia sportiva! Comico
infine perché per scoraggiare
definitivamente il concorrente, gli
viene detto: “Provi a chiedere un
preventivo ad una compagnia di
assicurazione e vedrà!”. eccato
che la copertura assicurativa Fidal-
Unipol non sia comunque valida per
i trail…
Al di là di considerazioni più o meno
amene sul grado di conoscenza del
movimento trail da parte dei vertici
della FIDAL (nonostante i 40 anni di
podismo da “amante e sostenitore
della corsa in montagna”),quello che
dovrebbe far riflettere e indignare è
la lampante lesione di una libertà
individuale intoccabile quale è
quella di poter partecipare alle gare
che uno ritiene di voler fare. Questo
è assolutamente intollerabile: una
Federazione Sportiva può benissimo
scegliere di non riconoscere un
certo tipo di gare e di non garantire
una copertura assicurativa, ma non
dovrebbe mai, e ripeto mai, sentirsi
autorizzata a proibire ad un proprio
tesserato di potervi partecipare.
Credo che se la Federazione
Francese avanzasse una posizione
analoga, oltralpe scoppierebbe il
finimondo, con scene da “presa
della Bastiglia” con il palazzo della
Federazione al posto della prigione
Quarant’anni fa, un’allora
giovanissima Maria Canins
partecipava alla Marcialonga
travestita da uomo e sotto falso
nome, perché si trattava di una
gara vietata alle donne. Vedremo
ora atleti camuffarsi con barba
o baffi posticci come in un film di
spionaggio di serie B per sfuggire ai
controlli Fidal? Oppure correre con
un passamontagna calato sul viso,
quasi andassero a fare una rapina e
non una corsa? In ogni caso potrebbe
anche non bastargli, poiché l’art. 21
comma 2 del regolamento FIDAL
impone agli affiliati, non appena
ne hanno notizia, di segnalare alla
Procura Federale gli atleti tesserati
che partecipino a gare non
approvate dalla Federazione. Voi
come la chiamate questa? Io una
parola la conosco, ma non mi ero
mai sognato di associarla al mondo
del Trail: “DELAZIONE”.
Purtroppo il CONI ha sancito che
ogni attività agonistica deve fare
riferimento alla Federazione che
comprende tale attività sportiva:
pertanto la corsa in tutte le sue
varianti (pista, cross, strada… il trail
il CONI non si è accorto che esiste!)
è di competenza della FIDAL, e
la cosa è stata confermata dalla
sentenza del TAR del Lazio del 2003 a
cui in quell’anno si era rivolta la UISP
contestando il provvedimento. I veri
problemi sono però venuti a galla
quando la Fidal a livello regionale
ha stipulato le convenzioni con la
Uisp e con gli altri Enti di Promozione
Sportiva per il riconoscimento
dell’affiliazione delle gare da questi
organizzate. Ne sono risultati 21
regolamenti completamente diversi,
con disparità da regione a regione
assolutamente inaccettabili, per cui
ciò che in una regione è permesso,
in altre non lo è.
Cosa accadrà? Vedremo la FIDAL
andare a spulciare le classifiche del
CRO e degli altri Ultra Trail per poi
comminare squalifiche e sanzioni agli
affiliati che vi hanno partecipato?
Come è stato sottolineato con un
granello di sano realismo nel forum di
Spiritotrail.it: “Quanto alla squalifica...
state tranquilli, la FIDAL ha bisogno
di tanti tesserati, specie nell’anno
olimpico, per poter poi battere cassa
al CONI!”.
Una cosa almeno è certa: alla Fidal
si sono accorti dell’esistenza del Cro-
Magnon dopo “soli” otto anni dalla
sua creazione. Meglio tardi che
mai…
10 commenti:
miiiii guidoooooo
Abiura ed Espia tu deferito!!!
Ah ah me lo ricordo bene questo post sul forum di Spirito Trail...
Continuano i deferimenti, ormai tutti gli amici blogger lo sono e io no... uff... trovatemi una garetta che voglio essere deferito anche io da questi 2 coglioni.
ma se vado all'estero (es. per lavoro) e nel week end ho la fortuna di partecipare ad una gara di corsa , locale...commetto peccato?
E' poi chiaro che se decido di partecipare ad una corsa in montagna, anzi in alta montagna, anzi in altissima montagna, anzi, (ecc. ecc.) sono tutti cazzi miei: è chiaro che c'è qualche differenza con le gare in pista. La corsa in montagna prevede la conoscenza dell'ambiente e della quota, assolutamente non scontata: se scivolo su un sentiero esposto mentre viaggio a 15Km/h mi faccio mooooooolto male, forse non lo racconto neanche.
Io Sono tesserato CAI, FIHP, FISI oltre che FIDAL e UISP. Ogni volta che partecipo ad una iniziativa di uno di questi enti, devo chiedere il permesso agli altri?
io ho fatto la spesa alla coop ,sono tesserato come socio.. non so se e' approvata da fidal fare la spesa di corsa ... sono deferito ?
@Pimpe: la spesa solo "al passo"! Si vede che non leggi i regolamenti!!
AZZ... qui sarebbe da inoltrare la cosa a podisti.net e vedere cosa ne pensano morselli and company...e quel sito lo leggono anche dalla fidal nazionale. guido..manda una mail con esattamente le parole che hai sciroo in questo post ai 2 signori... magari così avremo le risposte che meritiamo! io lo farei..tanto ormai siamo già quasi tutti deferiti! cmq credo di aver capito che si viene deferiti se si partecipa a gare sul cui volantino non compare il logo/approvazione fidal e non vengono segnalate sulla mail di inizio settimana con tutte le manifestazioni.
dai guido, scrivi 2 righe a podisti.net...tu sei davvero bravo con le parole e un articolo come questo, pubblicato a livello nazionale e inviato alla fidal piemonte potrebbe fare dei gran casini, ma finalmente casini utili!! io proporrei di dare massima diffusione alla cosa via blog, mail e quant'altro e poi dovremmo accordarci tutti insieme di partecipare alla prossima gara fidal con magliette DEFERIAMO LA FIDAL. ci divertiremo... e credo di avere anche l'appoggio del mio president!
facciamo le BR del podismo ??
Ho appena fatto le magliette per un'iniziativa in ambito calcistico (se alla Fidal sanno che gioco anche a pallone... una fucilata alla schiena per alto tradimento non me la leva nessuno) è ho trovato una via economica per un quantitativo anche di solo una trentina di magliette.
Decidiamo cosa scrivere, quante magliette fare e tempo una settimana sono disponibili.
Enfia
@enfia Fantastico! Io propongo un "DEFERIAMO La FIDAL più sport ,meno business"
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