venerdì 30 dicembre 2011

A ritroso

Ci sono periodi che stravolgono ed indirizzano il tuo percorso verso nuove strade inesplorate e sconosciute, che per questo incuriosiscono, che per questo, spaventano.

Ho corso molto anche quest'anno: ho in mente una lunga serie di flashback , impietosi e romantici di me che corro a denti stretti, guardando i piedi muoversi su di una strada così mutevole da apparirmi immobile.

...Ed i pensieri corrono anch'essi velocissimi.
E sono nuovi sorrisi, sudore, gonnellini di fanciulle, pianti e disperazione, svenimenti, sfinimenti.
Sono le quotidiane preoccupazioni , i conti che non tornano, i volti degli amici, gli ansimi, i desideri disillusi, l'anelito.
Sono pillole per il dolore, brindisi, telefoni che squillano, sono mani che si incrociano, lunghi abbracci, altri baci.
Sono nuovi colori, fatica, sconforto.
Sono le piccole speranze.

Tutto questo è racchiuso in quest'anno di corsa, che mi ha fatto calpestare le strade di mezzo piemonte e non solo,.Un anno che per molto tempo,per lunghi giorni, non sono stato capace di raccontare, perchè neppure il mio cuore, neppure il mio sguardo, neppure una penna possono spiegare , possono fermare....

Sono stato in forma, ho avuto lunghi periodi di sconforto, infortuni.

Sono arrivato al traguardo esultando, sono arrivato piangendo...e, nel bene e nel male, ho sempre portato a termine il mio tragitto.

Che la vostra strada vi porti sempre lontano. Buon Anno a tutti voi!

lunedì 7 novembre 2011

Ho sofferto

E' stata indubbiamente una delle peggiori stagioni della mia vita.... ed ho sofferto.. diamine se ho sofferto.
Avevo male, il mio fisico non rispondeva, la testa non c'era ma non ho mai smesso un solo istante di correre.
Ho corso sempre e comunque, anche se a volte l'accanirsi,il partecipare alle gare equivaleva a dare capocciate contro il muro.

Sto tornando e presto vi aggiornerò..

lunedì 10 ottobre 2011

La Mia Arrancabirra


Ci voleva un evento epico per riportarmi al blog.

Dopo un'estate lunga e travagliata che, prima o poi, vi racconterò ...in pieno ottobre riprendo a raccontarvi di corsa.

Lo faccio raccontando di quella tanto agognata gara che prende il nome di Arrancabirra.
Iscrizione a Giugno, posti disponibili volati via in meno di un mese; allenamento costante...almeno per ciò che riguarda la parte alcolica!

Grazie agli amici, ci arrivo in condizioni fisiche perlomeno accettabili. Il protrarsi del mio dolore alla tibia avevano messo in dubbio fino all'ultimo la mia partecipazione.....
Tanta, forse troppa la voglia di rivalsa per una gara che, forse (e sottolineo forse), andrebbe vissuta solo ed esclusivamente in modo goliardico e non agonistico.

In compagnia di Gianluigi , Enrico, Paola e Maurizio si affronta quindi questa avventura in quel di Courmayeur .
Le previsioni meteo che seguo da giorni, mi preoccupano abbastanza: in loco infatti, sono previsti per la giornata di Sabato 8 ottobre, neve e gelo.
Impossibile penso, questa è stata un'estate infinita...
Finanche al mattino, seppur con l'aria sgarzolina, uno sguardo al cielo, sembra sconfessare le nefaste previsioni.
Passata l'uscita di Aosta il cielo è terso ed a me scappa un sorriso.
Dopo 10 minuti questi si trasforma in smorfia: cielo grigio e temperatura di pochi gradi superiori allo zero, mi danno il benvenuto nell'amena località valdostana.
Arrivo presto e riesco a parcheggiare facile. Tutto assonnato ed intorpidito svolgo in men che non si dica le operazioni di ritiro pettorale.
Opto per un caffè..... in un attimo il paese si popola di mille anime varoiopinte.
Comincio ad entrare nell'ottica della gara. Costumi in ogni dove. Il tema è il matrimonio reale; ma pecorelle, infermieri, cavalli, fate, aerei di cartapesta , tutto intorno, in un caleidoscopio di colori e sorrisi, mi fa subito immergere in quel che è lo spirito di questa competizione.
Incontro gli altri "Leinicesi", anch'essi tra l'assonnato ed il rapito, e poi Franchino; Costanza ed un Jèrome pallido che probabilmente è entrato nello spirito gara un attimino prematuramente.
Non so più dove voltarmi. E' una festa.
Comincio a preoccuparmi dell'aspetto gara: ho preso giacche,giubbini, guanti e paraorecchi...ma non sono dotato ne di bastoncini, ne di scarpe da trekking.
Del resto io le corse in montagna le ho sempre fatte con le mie skylon quattrostagioni e non vedo proprio quale sia il problema(...)
Mi immergo nella folla:sembra di essere a Rio.
Un po' sono stordito da tanta festa, ma aspettavo da tempo questo giorno e volevo comunque "correre" una gara decorosa senza trascurare del tutto l'aspetto agonistico.
La gente salta a ritmo di musica è un frastuono invitante che ci spinge al via.
Parto avanti ma non troppo..una fiumana variopinta mi segue. Si comincia a salire subito , prima su asfalto e poi su sterrato. Dopo i primi due tornanti persi a guardarmi intorno, mi volto...i miei compagni di società non ci sono. Rallento, del resto io non son proprio adatto a questo tipo di gare," mi raggiungeranno presto", penso.
Seguo nell'ordine prima una pecora, poi un kilt che abbandono (mentre un tizio cerca di infilzarmi col suo bastoncino) per un gonnellino che lascia intravedere due gambe femminili (finalmente vere), ecco infine un tamburo che prova a segnare il ritmo come se fossimo su di una galera.
Il corpo procede chino, l'inclinazione della salita costante: il tamburo arranca ed io con esso.
Alzo lo sguardo: lo scenario è da favola. Il serpentone variopinto è lentamente imbiancato dalla neve. Non copiosa ma soffice e vellutata. Uno scenario bellissimo ed inverosimile allo stesso tempo . "Il carnevale sulle Alpi" , penso.
Mi volto, dei miei compagni nessuna traccia; allora decido di farmi trasportare dalla colonna improvvisata, nonostante il dislivello non invogli a farlo, sono in molti a chiacchierare.
Al primo ristoro la birra me la godo tutta. D'ora in poi un glùglù costante, proveniente dal mio stomaco mi accompagnerà fino all'arrivo.
La salita è durissima. Sarà pure una corsa goliardica, ma il percorso non è da sottovalutare. In alto su una vetta vedo degli stambecchi su due zampe, sembrano lontani anni luce e pure siamo appena ad un'ora di gara.
Sorrido ad un fotografo intirizzito , che al mio pollice in su ed alla mia paresi risponde con un "bravo". Al rifugio Carrù vengo tentato da una Costina, butto giù a velocità supersonica una birra e riparto...
Le gambe cominciano a far fatica, i polpacci mordono e la neve gelata comincia ad infastidirmi.
Il serpentone davanti a me sembra allungarsi, provo a tenere un passo costante ma ecco che comincio a slittare. Una, due, tre volte..
Tento dei percorsi alternativi , "dei fuori pista", ma cado ancora; a volte non faccio in tempo a rimettermi in posizione eretta che son di nuovo a terra. Scivolo spesso per alcuni metri a valle.
Comincia lo sconforto: mal comune mezzo gaudio.Davanti a me la ragazza con la gonnellina verde cade anch'essa , fa una smorfia...sorride e si rialza.
Decido di proseguire gattoni, tattica che per un po' sembra funzionare.
Un'ondata di freddo mi raggiunge e mi blocca.A furia di aggrapparmi ai cespugli d'erba, non sento più le mani...
Decido di togliermi i guanti. Sbaglio madornale:impiegherò circa 15 minuti nel tentativo di rinfilarli.
Son lì bloccato, penso addirittura di non farcela, di fermarmi ed attendere i soccorsi. Qualcuno dietro a me accenna un "dai!" che mi ridesta...sono in cima.
Tremante sorseggio un bicchiere di the, mentre qualcuno scende a valle gridando un "chiudi tutto, chiudi tutto".Mi accorgo che a fianco a me che posa per un'improbabile foto, proprio in cima c'è Giovanni Storti,anche lui sembra provato. Come un turista per caso, provo ad infilarmi nella foto . Occorre riavviarsi!
La discesa è un incubo. Sbatto ripetutamente il sedere a terra. Ogni volta fa più male...mi rialzo punto i piedi di traverso e scendo...quando il terreno lo permette provo anche ad accellerare il passo, ma non c'è da fidarsi.
Ad un certo punto scivolo e come un bob (a4) comincio a dirottare velocissimo verso valle per una decina di metri. Urlo aiuto: qualcuno prova ad afferrarmi...Delle reti giungono provvidenziali: mi ci afferro con una mano, rischiando di farmi davvero male, ma funziona.
Ridiscendo cauto, fino alla vista delle mucche e, giù più in basso, del Rifugio Bertone...
Mangio due fette di salame, bevo un'altra birra e mi riavvio, convinto che il pericolo sia scampato.
Infatti il sentiero comincia a migliorare e la neve a diradarsi.
Improvvisamente mi ricordo di partecipare pur sempre ad una competizione, quindi accellero, prima poco..poi, visto che il terreno lo permette, a lunghe falcate.
E' poca la gente che corre. Il penultimo ristoro a due km dal traguardo mi taglia le gambe; non tanto per la mia quinta birra, ma per il fatto che lì incontro gli stessi costumi che prima stavano dietro di me, che sembrano arrivati da una giornata in spiaggia, tanto sono rilassati. Mangiano, ridono, e sembrano riposatissimi, mentre io sono stravolto.
Spuntato il pettorale, riparto lo stesso velocemente fiondandomi come un pazzo verso il traguardo. Supero tra il deluso e l' incredulo decine di camminatori, molti dei quali arriveranno avanti a me al traguardo.
Non capisco più niente. Esulto comunque felice all'arrivo, presumibilmente sotto le quattro ore (avevo scordato il garmin a casa) . Mi metto in coda anche per farmi rilevare il chip. Davanti a me un uomo tavolino.
Esausto e provato mi riprendo lentamente. Vado al bagno (6 birre lasciano comunque il segno), mi cambio con tutta calma, saluto Costanza Frank e Jèrome (che sembra divertirsi un mondo) e pranzo. Quando sto per finire sopraggiungono gli altri amici.
Gianluigi ed Enrico sembrano piuttosto malconci. Gianluigi ha una tibia che pare un areostato ed Enrico dice di essersi rotto una mano (in effetti scopriremo che il poveretto s'è procurato una frattura al dito).
Anche loro sembrano avere un'espressione tra il disperato e l'estasiato...

Che dire o pensare in conclusione? Nel vedere la festa che si svolge davanti ai miei occhi e nel ripercorrere mentalmente la giornata appena trascorsa, io non vedo l'ora che arrivi la prossima Avvancabivva!!



(Visto che in molti date le avverse condizioni meteorologiche sono stati deviati dal percorso, le classifiche hanno carattere puramente informativo)

domenica 10 luglio 2011

31° GIR D’LA TUR (Torre Canavese)

["Questione di Feeling" Foto di Paolo L.]

"Non la dovevo fare", col senno di poi è facile a dirsi.
In parte c'era da aspettarselo.

Questa gara mi è sempre piaciuta, tutti quei saliscendi sembrano fatti apposta per me. Descrivono il rapporto che ho con la corsa alla perfezione: di stanchezza e digrignar di denti sulle salite e di abbandono e caparbietà nei recuperi in discesa.
Bella davvero!

Peccato che la mia tibia sia ritornata a farsi dolente, proprio nello stesso punto di una anno fa, quando praticamente mi aveva fatto "correre" (nel vero senso del termine) solo nel finale di stagione.

...Indeciso fino all'ultimo, parto.
In realtà in salita non la sento molto dolorante; è l'appoggio in discesa che, nonostante un antidolorifico ,mi fa fare una smorfia di sofferenza ad ogni passo.
Peccato, oggi mi sentivo piuttosto preparato, tanto da non arrivare, come mio solito, completamente esausto al traguardo.

Chiudo i 7350 mt del percorso in 32'53". 51° su 274 classificati e 9° di categoria.
Evidentemente, una volta tanto, i coetanei han preferito il riposo domenicale ad una gara ...tant'è.


Bella l'atmosfera con tanti amici presenti Paolo Loi e Paolo alias Arbolle..(come fare con le citazioni? Ormai ci si conosce tutti quanti!)...e molti compagni della podistica Leinì, col nuovo arrivato Massimo, che mi arriva subito alle spalle!

Un "in bocca al lupo" invece a Vitaliano che, infortunatosi alla caviglia, si ritira.
Evidentemente è più saggio di me, che in questo frangente son tutto "ghiaccio e dannazione!"


[Video di Paolo T. -alias Arbolle-]

giovedì 7 luglio 2011

“I MANGIA CRISTIEN” (San Giorgio Canavese)

Credo che il nome della competizione abbia origine dalle zanzare che popolano la zona che , complice un'umidità ai massimi storici, ieri sera han divorato me e quel poco di sano che mi restava...

Tutto sommato ce la siam cavata egregiamente viste le premesse: dolore al tibiale, dolore alla schiena , mal di denti, sovraccarico da gare, stanchezza cronica...
Certo che se qui non ci si da una smossa con gli allenamenti, non si va molto lontano.
Comunque... visto il vincitore della gara che faceva il vuoto dietro di se, non appena mi passano gli acciacchi della vecchiaia, ho già in mente di copiare il suo metodo d'allenamento!




LA CLASSIFICA

lunedì 4 luglio 2011

6° edizione "Corri a Corio"

L'appuntamento domenicale col Campionato Uisp Canavesano e Regionale, attira qui nella bella località confinante , oltre 300 podisti appartenenti alle più disparate fasce di età.

La gara per noi adulti, è lunga circa otto km (8060 mt. garmin), specialità collinare.
Dopo un breve passaggio per la via centrale infatti si comincia a salire verso la località "Cudine", tre km di impegnativa salita su asfalto, per poi ridiscendere a metà tragitto verso la piazza del paese, con un ultimo tratto in falsopiano che sfinisce letteralmente chi ha "osato oltre le proprie possibilità" in precedenza.
Proprio per questo affronto la salita con molta prudenza, ciò non toglie che questa non mi appaia durissima. Ho la sensazione quest'oggi di avere pochissime energie a scapito di quelle che erano le mie aspettative della vigilia.

Tolti 500 mt, corsi come un folle in cui supero una decina di concorrenti, il tratto in discesa è più lieve e ahimè breve di come lo ricordassi, tanto che anche qui faccio fatica a recuperare.
Alla fine poi il lungo tratto mosso vanifica il mio sforzo in discesa: vengo recuperato nuovamente da tutti coloro che avevo passato approfittando della pendenza a me congeniale.
Rimango un po' deluso, ma ho un ultimo scatto d'orgoglio che mi permette proprio sullo strappo finale che porta al traguardo, di superare due pari categoria. (Ovviamente lo scoprirò solo guardando la classifica).


Soddisfatto a metà insomma:35'40" per chiudere la gara (passo medio 4'25"), 58° assoluto e 12° di categoria, ma vista la stanchezza accumulata in un fine settimana lavorativo ed un po' travagliato, poteva anche andarmi peggio.

giovedì 30 giugno 2011

Di corsa per il Parco ed i Luoghi Gozzaniani (Agliè)

Questa notturna è sempre "ben frequentata", lo dimostrano le ben 330 presenze che, nonostante la calura estiva, mitigata fortunatamente da un temporale precedente la gara, si son dati ritrovo nel bellissimo paese canavesano, famoso soprattutto per il suo castello.

Le sensazioni pre-corsa sono state del tutto premonitrici su quel che sarebbe stata la mia gara. Sentivo le gambe molto affaticate, ancora imballate probabilmente dall'immane fatica domenicale.
Si parte tuttavia col solito entusiasmo e per i primi due km, complice la discesa iniziale, mi sento piuttosto motivato.
Dopo poco però le salitelle sterrate nel (pur bellissimo) parco, cominciano a farsi sentire, trovando le mie gambe via via sempre meno agili. Al quarto km mi arrendo: mi sento impacciato, poco fluido, tanto da pensare che sarebbe il caso di fermarsi.
Il mio orgoglio mi fa proseguire, nonostante i numerosi sorpassi che subisco. Il tour nel parco è eterno. Dopo poco il quinto km si riesce dal bosco e, dopo un altro piccolo giro in paese, si torna sull'asfalto.
Qui riesco a spingere di nuovo con più costanza, tanto che a poco a poco rinvengo su alcuni atleti che mi avevano superato in precedenza. Giusto giusto per sprintare con il "collega sindacalista" e pari categoria Luca, in un centometri memorabile!

Chiudo 87° con un misero 31'27" ( 4'06" di passo medio). Una gara comunque non facile, che vede, per l'ennesima volta una sfilza di pari categoria (21 stasera) dare un colpo ferale al mio proverbiale orgoglio!


L'arrivo di Cristina

La podistica leinì è comunque sempre più brava, anche stasera con un piazzamento di tutto rispetto tra le società, distinguendosi tra l'altro nei sempre più alcolici dopo-gara

sabato 25 giugno 2011

I temibili M 40 ( XX Notturna di Bairo)

Continua il periodo non- stop .
Forse in un impeto di ottimismo (non mi era mai successo di stare sei mesi interi senza lamentare un infortunio!), mi son fatto prendere la mano , o meglio la gamba; fatto sta che praticamente gareggio ad intervalli di due-tre giorni lasciando nessun spazio alla preparazione e molto all'improvvisazione.
La tenacia quella c'è: anche stasera in quel di Bairo devo dire che mi sono applicato.
Lamentando una nausea iniziale dovuta forse al mal d'auto, passo la fase del riscaldamento e la prima parte di gara decisamente preoccupato e titubante sul da farsi.
Dopo il primo km, corso troppo veloce, complice la discesa iniziale, che pagherò successivamente, lo stomaco sembra in parte assestarsi ed io mi posso concentrare sul tracciato.
"i soliti" 3 giri da due km e mezzo per nulla piatti, con arrivo e strappetto finale piuttosto impegnativo.
Mente corro, mi torna esattamente alla memoria la fatica dell'edizione2009, a quando mi ripromettevo "mai più"...
Ma son cose che si pensano in gara e poi immancabilmente vengono smentite dal mio essere volubile.
A dire il vero, questa sera le sensazioni sono ovviamente di estrema fatica, ma contrastate contemporaneamente dalla consapevolezza di riuscire a tenere comunque un buon passo .


Al secondo giro mi passa Marco in gran forma che vedo sfilare via deciso, stavolta non mi demoralizzo e riprendo a correre senza perdermi d'animo cercando di spingere il più possibile sul giro intermedio (quello che mentalmente soffro di più).
A circa un km e mezzo dalla fine, sul tratto sterrato che soffro terribilmente vedo con la coda dell'occhio arrivare anche Gianluigi : gli faccio strada invitandolo a superarmi.
Sul tratto finale asfaltato che porta alla bellissima piazza va meglio, tanto che, fiducioso ,riprendo a spingere sulle gambe tornando sul compagno di squadra un po' in difficoltà. Sula salitella finale do fondo a tutte le energie residue e lo supero tagliando il traguardo, conscio di aver corso una discreta gara!
Soddisfatto del tempo 30'42" , ovvero 1'12" in meno rispetto l'edizione del 2009. Felice, mi complimento con Marco per la sua ottima gara, tutti e due siamo consapevoli di aver corso bene, almeno fino a quando non diamo un'occhiata a......


Grande prova di squadra comunque stasera 5°,con l'ennesima grande prestazione di Costantino e Massimo e con piazzamenti di vertice soprattutto al femminile;tanto che comincia a sorgermi il dubbio che "quelle della podistica Leinì",visti i premi alimentari che si portano spesso a casa, vengano a gareggiare per evitare la spesa al supermercato.

P.P. Ometto di raccontare il dopo gara di alcuni di noi.Dico solo che , la tabella di preparazione all'Arrancabirra anche oggi è stata rispettata, e noi ci arriveremo ben preparati!
A tal proposito devo ringraziare anche l'amico Paolo alias Arbolle per avermi ceduto la sua birra di partecipazione in cambio di una semplice citazione . Questi scambi, sappiatelo mi trovano sempre molto disponibile!

mercoledì 22 giugno 2011

18°TROFEO MEMORIAL "LELLA CATTELINO" E "GIGI RICHIARDI" (Villanova Canavese)

Nonostante la stanchezza, il sovraccarico da gare estive e complicazioni extrapodistiche, anche stasera presente.
Questa gara in fondo è quella geograficamente più vicina a casa mia.
La partecipazione a questo storico memorial, non è eccezionale, comunque buona e di buon livello, se si considera questa come gara a se stante ed al di fuori di ogni logica di campionato.

Il bisogno di scaricare un po' di tensione accumulatasi di recente mi aiuta a compensare l'affaticamento. La partenza vuole che, quasi tutti gli anni, come in una sorta di accordo tacito , questa avvenga in gruppo con un'andatura abbordabile ai più : intorno ai 3'40-3'45" /km. Questo scompiglia un po' i piani e rafforza le convinzioni di ciascuno, portando qualche outsider inaspettatamente in testa, ed il sottoscritto a correre il primo km quasi a fianco del velocissimo Luca Cerva...bella esperienza!
Peccato che poco dopo il primo km si ristabiliscano le gerarchie ed io mi veda sfilare da un'orda di podisti decisamente più veloci .
Oggi comunque "ci sono" ed affronto la gara di buon piglio, con una leggera flessione a metà tragitto...
Vengo affiancato dall'amico Flavio che mi sprona a tenere duro, il che mi permette di tenere un buon passo e superare addirittura alcuni concorrenti, senza essere a mia volta ripreso.
Peccato che proprio al termine della gara,lo stesso Flavio, abbia quello strappo decisivo che lo spinge a superarmi di pochi metri, che non recupererò più nonostante lo sprint finale.
A tal proposito devo chiedere scusa a Massimo, perché nella foga di un ormai improbabile recupero, lo supero proprio in dirittura d'arrivo.
Chiudo esausto ma soddisfatto. Il cronometro si ferma a 32'58" (3'59" il passo medio rilevato dal garmin) anche se, inspiegabilmente, in classifica mi viene accreditato un 33'09".
28°, ma solo nono di categoria; primo, come oramai mia consuetudine, dei "non premiati"... Fortuna vuole che Flavio, in un impeto di generosità, faccia a metà del suo premio con me, sostenendo di essermelo meritato.
Vista la consistenza dell'offerta (una bottiglia di dolcetto), accetto commosso e senza troppe storie , ricambiandolo di eterna riconoscenza!

L'impressione è quella di aver disputato comunque una buona gara, su un percorso meno veloce di quel che appare in una serata calda ed umida.
Complimenti a Costantino e Max che vanno come treni, soprattutto al secondo che continua a recuperare sul compagno di squadra in una "lotta fratricida "tutta Mathiese e tra (miei) colleghi di lavoro!
E complimenti anche a Vitaliano che ha l'ardire di scommettere (e pagare) una birra col sottoscritto. Anche se so che presto avrà la sua rivalsa...


P.P (post-post) Nel dopo corsa ho il piacere di conoscere uno degli artefici del sito "Correndo", fonte inesauribile di volantini, classifiche e notizie sulla corsa piemontese, che consiglio a tutti di visitare!



domenica 19 giugno 2011

2° Edizione "Mesco sotto le stelle" (Monterosso-Levanto)

Un mini week-end da ricordare a lungo quello che ha coinvolto alcuni di "noi de la podistica Leini" in quel di Levanto Venerdì scorso.
Io Enrico, Maurizio, Paola su consiglio di Cristina e Vitaliano abituè delle gare levantesi; abbiamo organizzato in fretta e furia questa trasferta ligure, speranzosi di trascorrere due bei giorni, che ci avrebbero visto cimentare nei nostri passatempi preferiti (per chi non lo sapesse: correre, mangiare e bere!).
Speranze ripagate alla grande!

Partivo a dire il vero piuttosto demotivato dalla brutta gara corsa la sera prima in quel di Nole, una delle peggior gare della mia discreta stagione podistica.
Così, tra voglia di rivalsa e scetticismo, decido di affrontare senza troppe pretese, in una sorta di amore/odio, questa impegnativa sfida .
L'aria di trasferta ci galvanizza un po' tutti, per nulla spaventati (o quasi) dal capire cosa ci avrebbe atteso di lì a poco: oltre 5 km di salita dura dura ed altrettanta discesa.


Parto,molto cauto : il primo tratto nelle vie della splendida cornice di Monterosso, sembra una passerella: la affronto con tutta calma sorridendo ai vacanzieri che applaudono incuriositi.
Subito però comincia la salita: rallento forse troppo, ma la mia tattica è quella di tenere un passo sostenibile e costante per gli interminabili tornanti che portano in cima Mesco.
Mi passano un po' tutti i compagni d'avventura, senza però staccarsi di molto, tranne Maurizio che sembra avanzare con un buon passo.
Non faccio troppa fatica, la tentazione di aumentare c'è, ma la salita è davvero interminabile e preferisco attendere pendenze più favorevoli per giocarmi le mie carte da buon discesista.
Poco prima della vetta raggiungo Cristina tallonato da Vitaliano che mi rassicura sulla fine della salita.
Bevo un sorso d'acqua, un poco me la verso in testa, poi getto la bottiglietta a terra deciso: qui comincia la mia gara!
Aumento l'andatura; il primo tratto ha una pendenza favorevole ma non ancora elevata per cui recupero ancora un po' di energie non riuscendo però a distanziare Vitaliano che prova ad incollarsi a me.
Ad un tratto la discesa si fa più ripida, lascio che le gambe facciano da sole, protendo il corpo in avanti e mi ci abbandono. E' una progressione vertiginosa 3'40- 3'21"-3'12"-3'09" (con punte di velocità massima a 2'46"). Comincio a recuperare concorrenti, tra cui Enrico che si accorge della mia presenza esclamando un "Eccolo!". Vedo un gruppo molto distante, tra me e me penso che pur volando non riuscirò mai a recuperare su di loro....invece di lì a poco gli sono addosso.
Li passo con disarmante facilità. Un puntino giallo mi annuncia la presenza di Maurizio, lo supero e lui con quel poco di fiato rimasto mi incita a sua volta.
Purtroppo la discesa volge al termine (ho contato15 sorpassi in 4 km) , la gara comincia a rifarsi piatta e mancano ancora quasi due km al traguardo.
Qui comincio a dubitare sulla possibilità di tenere fino alla fine. Infatti complice la discesa folle e la gara della sera precedente le gambe si bloccano improvvisamente come quando i freni di una moto s'inceppano facendo ballare la ruota.
Penso di non farcela, ma la scritta "Levanto", mi dice che la gara sta finendo e debbo resistere.
Nonostante tutto tengo ancora un passo di pochi centesimi sotto i 4'Km. Sono esausto, però comincio ad intravedere il paese e di tanto in tanto qualcuno applaude. Mi supera un ragazzo in canotta gialla, a velocità doppia. Segno inequivocabile che non solo stanno per finire le mie energie ma anche la gara. Gli applausi sempre più frequenti mi spingono fin sull'arrivo, che ora giunge improvviso. Applausi e flash a cui non sono abituato mi fanno aprire in un sorriso, ed alzare le braccia in un gesto istintivo, come se avessi vinto. Sono felice.
Di lì a poco arrivano tutti gli altri, più veloci di me nel buttarsi sull'abbondante ristoro. Io scansato il the reintegro con 4 bicchieri di vino, passando con molta non chalance dal bianco al nero.
Scoprirò di essere giunto 36 esimo su circa 150 podisti competitivi arrivati , col tempo di 52'13".
E nonostante le presenze non fossero tantissime, la davanti c'erano atleti di assoluta qualità. Soprattutto al femminile con la presenza della maratoneta nazionale Emma Quaglia che dominava in 44'58" e la nazionale ultramaratoneta Sonia Cerreto che giungeva quarta classificata, sopravanzandomi di una ventina di secondi.
Brava anche la nostra Cristina che giungeva sesta assoluta.

-------------
Dopo il classico post gara in birreria in cui mettevamo in mostra le nostre capacità di recupero liquidi, ci abbandonavamo finalmente al meritato riposo.
Questo ahimè durava pochissimo; il programma prevedeva infatti una corsa mattutina per la bellissima tratta Levanto- Bonassola- Punta della Madonnina.
La stanchezza mista alla sonnolenza devo dire era molta, ma lo spettacolare paesaggio,ritemprava corpo e spirito in men che non si dica facendoci correre ancora bene.
Dopo una capatina in spiaggia e la classica abbuffata di pesce, purtroppo la mia gita finiva qui. Scoprendo infatti i disservizi delle ferrovie dello stato, affrontavo con tempi molto dilatati il viaggio di ritorno che mi avrebbe poi riportato a casa ed alla mia domenica lavorativa.



giovedì 16 giugno 2011

Nole in notturna...

...questa gara non mi riesce mai!!!
La maledizione continua, stavolta senza giustificazioni, tolta forse un'umidità spaventosa (e dio solo sa quanto la soffro).
Nessun infortunio, un percorso breve che, teoricamente, mi dovrebbe essere congeniale (solo a dicembre correvo oltre 5000 mt alla media di 3'45"), una partenza prudente, tanto impegno eppure... sono letteralmente scoppiato : 23'14" per chiudere i 5850 mt della gara!
Un disastro...
..la maledizione continua.

Bene intanto gli altri prodi "Leinicesi" che vincono premi "particolari".

A qualcuno serve un tacco 10?


Domani trasferta ligure, vediamo se riusciremo a rifarci oppure se il mio è un calo fisiologico..

lunedì 13 giugno 2011

Guido in Wonderland (Gara ad Alice Superiore)


Il programma di domenica dodici giugno mi ha visto disertare la vicina "straciriè" per la gara collinare ad Alice Superiore amena località della Val Chiusella, competizione che l'anno scorso non ho potuto affrontare per via del mio interminabile infortunio.
Non vedevo l'ora in quanto reputo il percorso tra i più belli (ed impegnativi) di tutto il campionato canavesano.
Purtroppo continua il periodo dal clima instabile, così come la mia condizione.
Mi ritrovo a correre la gara fiaccato dal raffreddore e con sensazioni contrastanti: da un lato una sensazione di debolezza infinita, dall'altra la consapevolezza di non essere quasi mai al limite della soglia.
Mi barcameno quindi per tutto il tratto nel bosco in salita. Sul sentiero sterrato si fa fatica e si forma un serpente di atleti: rimedio qualche calcio involontario e qualche spintarella, così penso di farmi un poco da parte fino al momento in cui si scollina..qui affronto la discesa di buon piglio, recuperando molti concorrenti.
Il tratto che si corre lungo il lago tra una pozzanghere e fango, mi vede di nuovo amministrare le poche forze disponibili, senza tuttavia perdere ulteriore terreno. So che gli ultimi tratti in salita possono rivelarsi durissimi, qui, senza strafare riesco a tenere la posizione, arrivarando una volta tanto non completamente a corto di fiato.
Purtroppo al migliorare del riscontro cronometrico (circa 2'30" in meno di due anni or sono) non corrisponde una classifica direttamente proporzionale.
Chiudo infatti i circa 10 km del tracciato (9900 mt. secondo il garmin) in 47'22", all'84° posto, e solamente 18° di categoria.
Il che non mi lascia molto soddisfatto vista la mia presunta predisposizione a questo tipo di tracciato.
Amen, ci rifaremo l'anno prossimo!


sabato 11 giugno 2011

Notturna di Favria


Dopo quattro giorni di malessere: mal di gola e febbriciattola, dovuti molto probabilmente alle condizioni climatiche avverse che questo giugno ha deciso di regalarci; ho deciso che giovedì avrei partecipato a questa gara serale.
Visto il mio scarico forzato, non avevo nessuna idea di quali fossero le mie reali condizioni fisiche;parto quindi con la convinzione di testare subito la tenuta e, nelle eventuali difficoltà, di considerare la gara come una ripresa degli allenamenti.
La corsa anche stasera si preannuncia veloce, con un percorso sì tutto curve, ma piuttosto pianeggiante.
Le sensazioni all'avvio (una partenza che a dire il vero, giunge un po' improvvisa cogliendomi del tutto impreparato), sono ottime tanto che mi trovo subito a "lottare" con i miei agguerritissimi compagni di società Marco, Vitaliano, Ivan e Gianluigi.
Avevo intenzione di seguire quest'ultimo fiducioso di correre una gara in progressione, ma uno sguardo al secondo km al garmin mi fa quasi sobbalzare (7'27" il responso). Nessuno dei miei compagni in canotta azzurra arretra di un solo passo, io invece, perso tra i miei dubbi amletici, comincio a pensare che quella condotta di gara per me può essere un po' rischiosa. Così perdo terreno.
Peccato perchè questa sera la sensazione di fatica non è "ai massimi storici", tanto che mi ritrovo all'ultimo km ad allungare e, come mio solito filare come un razzo sul rettilineo finale, bruciando la concorrenza oramai risicata.
Chiudo gli 8,2 km in 32' 08" alle spalle dei compagni Costantino, Max (quest'oggi strepitoso), Marco, Gianluigi, Ivan e Vitaliano (in gran forma).
Più che soddisfatto, viste le premesse, del passo medio ottenuto (3'55" circa).
Gli arrivi di Cristina, Maurizio, Enrico, Marco M, Carlo, Corrado, MarcoV , Gianfranco,Gilberto , Paola ed il mitico doc. Alberto, concludono l'opera portando la squadra al 5° posto di classifica di giornata.
Grandi!

mercoledì 8 giugno 2011

Cùorum


Credo che mai come in questo periodo, in cui la politica non solo latita, ma raggiunge degli abissi inimmaginabili, occorra una voce forte dal basso.
E' indispensabile che ciascuno di noi, con le proprie idee, faccia sentire la voce "su di argomenti forti".... mai come in questa occasione infatti, si deve dimostrare che , ancora, la democrazia, in questo paese funziona!
Il 12 e 13 giugno corri pure se vuoi, ma ricordati di andare a votare!


Estratti dal sito e io voto



Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. L’attuale normativa prevede che la gestione del servizio idrico possa essere affidata attraverso gara o affidamento

I quesiti del referendum del 12 e 13 giugno hanno carattere abrogativo, ovvero
si chiede al cittadino se è favorevole o contrario ad una determinata norma attualmente
in vigore. A questa domanda si può rispondere con un Sì oppure con un No.
Se si è contrari alla norma e la si vuole abrogare allora bisognerà segnare il Sì.
Se si è favorevoli e quindi si vuole tenere in vigore la norma bisognerà votare No.

a società a capitale misto pubblico-privato, all’interno delle quali il privato sia stato scelto attraverso gara e detenga almeno il 40% a soggetti a totale capitale privatoLe società a totale capitale pubblico non potranno più gestire il servizio a partire dal dicembre 2011, o potranno continuare alla sola condizione di trasformarsi in società miste, con capitale privato al 40%.L’abrogazione di questa norma avrà l’effetto di contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni nella gestione del servizio idrico.

Referendum popolare n. 1 – Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione;
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 marzo 2011

Indizione del referendum popolare per l’abrogazione dell’articolo 23-bis del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’articolo 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, e dall’articolo 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 325 del 2010, in materia di modalita’ di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. (11A04206)

FONTE: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2011-04-04&task=dettaglio&numgu=77&redaz=11A04206&tmstp=1304508476089

Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma. La parte di normativa che si chiede di abrogare è quella che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa senza alcun collegamento a qualsiasi logica di reinvestimento per il miglioramento qualitativo del servizio, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito.

Referendum popolare n. 2 – Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma;

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 marzo 2011

Indizione del referendum popolare per l’abrogazione parziale del comma 1 dell’articolo 154 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. (11A04209)

FONTE: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2011-04-04&task=dettaglio&numgu=77&redaz=11A04209&tmstp=1304508476090

Il terzo quesito. La norma sulla quale si chiede il parere ai cittadini è quella relativa alla possibilità di realizzare “nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”. Si tratta di una parte del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello stesso anno. Una vittoria del Si impedirebbe quini il ritorno alla produzione di energia nucleare in Italia come tra l’altro già affermato con i tre Referendum del l’ 8-9 novembre 1987Referendum popolare n. 3 – Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme;

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 marzo 2011
Indizione del referendum popolare per l’abrogazione parziale di norme del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, della legge 23 luglio 2009, n. 99, del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, e del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, in materia di nuove centrali per la produzione di energia nucleare. (11A04207)
FONTE: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2011-04-04&task=dettaglio&numgu=77&redaz=11A04207&tmstp=1304508476089

Il quarto quesito. La legge sul legittimo impedimento, è l’istituto che permette all’imputato,in questo caso il Presidente del Consiglio e i Ministri di giustificare, in alcuni casi,la propria assenza in aula. La legge prevede che il presidente del Consiglio dei ministri possainvocare il legittimo impedimento a comparire in un’udienza penale in caso di concomitante
esercizio di una o più delle attribuzioni previste per leggi o dai regolamentie delle relative attività preparatorie e consequenziali, nonché di ogni attività,comunque, coessenziale alle funzioni di Governo (art.1, comma 1).Per i ministri costituisce legittimo impedimento a comparire nelle udienze dei procedimenti penali
l’esercizio delle attività previste da leggi e regolamenti che ne disciplinano le attribuzioni (art.1, comma 2).

Referendum popolare n. 4 – Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 23 marzo 2011

Indizione del referendum popolare per l’abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte costituzionale. (11A04208)

FONTE: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2011-04-04&task=dettaglio&numgu=77&redaz=11A04208&tmstp=1304508476090

NB
I referendum sul legittimo impedimento e sull’energia nucleare sono stati organizzati su iniziativa dell’Italia dei Valori e in parte su iniziativa di associazioni ambientaliste.
I quesiti sui servizi idrici derivano da un’iniziativa civica promossa dal “Forum Italiano dei movimenti per l’acqua”

sabato 4 giugno 2011

Sulle ali del cuore

Partecipate numerosi!

Maggiori informazioni sul sito Il sogno di Samuele


ATTENZIONE, CAUSA MALTEMPO LA CORRI CON SAMUELE E' STATA RINVIATA AL 26/06