venerdì 11 giugno 2010

Nole in Notturna

Tutto è relativo.
Non bisogna essere Einstein per comporre frasi di questo genere. Certo che ogni qualvolta che "ci riprovo", l'amaro in bocca ha un sapore più amaro.
La gara si disputa a poco più di tre km da casa, e se fossi in situazioni ottimali, potrei davvero arrivarci a piedi come riscaldamento ..
Del resto parte di essa si disputa sulla "MIA" ciclabile, consumata dalle suole delle mie
scarpe nei vai e vieni di questi cinque anni di podismo.
Però non è periodo: arrivo trafelato in vespa con l'intento di fingere che il dolore è solo uno stato mentale e che, con la stessa forza della mente, si può sopperire alla mancanza di allenamento.
Provo tutti i riti scaramantici del caso...scarpe anti pronazione? Neutre leggere con plantari? E se sì quali? Ne ho cambiati così tanti..
Il piede con i plantari è a disagio ma, penso, magari ne gioverà la mia tibia.
Partenza a sorpresa che ci coglie tutti chiacchiericci, via deciso con la convinzione dei "vecchi tempi", i primi ottocento metri in effetti vedo i miei "soliti " compagni di battaglia al mio fianco. Ma qualcosa non va..loro li sento scherzare mentre io sono già in apnea.
Ecco i pensieri della gara: "la fatica è uno stato mentale", "perché mi ostino a provarci, la prossima volta stattene a casa", "se non rallenti, non la porti a termine", "la testa Guido, usa la testa"..così a ripetizione ...(il che spiegherebbe l'alternanza dei tempi al km). Fatto sta che dopo il primo giro sono sulle gambe ed in piena crisi d'ossigeno nonostante l'arietta più che fresca della serata.
Corro male, pur con un dolore che è sopportabile ma ciò che non risponde pare essere tutto il resto del corpo. Se alzo lo sguardo scorgo sfilare via inesorabili , a destra ed a sinistra, canotte variopinte ansimanti, qualcuna sicuramente in sovrappeso. Ma io non so, e soprattutto non posso reagire.
A due km dal traguardo, mi ritrovo nel tratto in discesa della ciclabile. Decido che, se non altro, nessuno mi dovrà più superare. Con la forza della disperazione e tanta, tanta sofferenza chiudo esausto i miei 8km e 200 mt alla triste media di 4'25".
Ma credetemi ce l'ho proprio messa tutta!!
Mi fiondo a casa a farmi gli impacchi di ghiaccio che terrò su tutta notte, con risultati che al risveglio si dimostreranno piuttosto deludenti. Comincio a dubitare che sia una "semplice" infiammazione.

7 commenti:

stoppre ha detto...

deve assumere una colf che ti cambi il ghiaccio di notte, perchè in 8 ore diventa borsa dell'acqua calda :-))

Unknown ha detto...

Sei proprio una forza. Correre in queste condizioni è da ammirare.

franchino ha detto...

Il discorso è che se fosse anche una semplice infiammazione correrci sopra non la fa passare ma cronicizzare...

costanza ha detto...

nessuno aveva dei dubbi! non abbiamo mai pensato che fosse una semplice INFIAMMAZIONE!!! ma guido...perchè non fai come me e ti dai a sport alternativi fino al prossimo anno? che hai da perdere? nulla! tantovale provarci! tanto non ti soddisfa correre nè con il dolore nè correre a 4'25, ritmo che per molti è un sogno ma che per te è andare a spasso! ascoltami..provaci! gonfia le ruote della bici. mettiti il costume e nuota...fai sport alternativi con eleonora ;-). che ne so, fai qualcosa, ma non caricare sto piede x 3 mesi!
comunque sia: rimani sempre il mio mito!

stoppre ha detto...

oppure gonfia il costume e mettiti le ruote, tanto è il tuo mdo di affrontare la corsa...


verifica parola : comenera

... E io corro! ha detto...

@stoppre sai che quando bevi sei intraducibile ?!

Enrico ha detto...

BUON ONOMASTICO Guido!!!!!!!