giovedì 21 febbraio 2008

Il piacere per il piacere

Correre per il gusto di correre.

Un’andatura tranquilla, senza sofferenza col fiato per parlare, gli occhi aperti al paesaggio, le orecchie, quelle, sempre incollate all’immancabile lettore mp3, con su una compilation nuova nuova….

E le gambe vanno, nonostante la pausa di una settimana, nonostante un periodo poco entusiasmante, nonostante tutto. Al termine sono ben due ore, con un’andatura ,stavolta sì, da vero amatore..ma due ore di assoluto piacere.

In fondo, penso, non può ridursi il tutto alla sola competizione :dopo una meta, c’è sempre un’altra meta, dopo un record vi è sempre un altro record, dopo un personale sempre un altro personale da migliorare….

La vittoria più bella? Dorando Petri che crolla sul traguardo!

2 commenti:

Andrea ha detto...

Caspita! 2 ore? E' da una vita che non le faccio...

Anonimo ha detto...

"Laudate Dominun aus Vesperae solemnes de confessore"-W.A.Mozart,
un crinale delle mie colline e il quasi tramonto in un cielo pulito di un pomeriggio invernale.Corro?Sembra riduttivo..penso invece che tutta la natura sia assorta in questa contemplazione da sempre.
Lcy