mercoledì 6 aprile 2011

Vivicittà 2011 (Torino)

Vediamo subito la lista delle motivazione addotte preventivamente alla gara (più o meno corrispondenti alla realtà) :

- No, ma tanto la faccio piano perché non sto bene
- il mal di pancia non mi molla
- giro con buscopan ed imodium nellle tasche
- mi è anche venuta un po' di sciatica
- del resto c'ho un età io
- praticamente questa settimana non mi sono allenato
- e sono anche stato in trasferta
- è un periodo in cui sono particolarmente stanco
- che poi i turni mi ammazzano
- vuoi mettere alzarsi presto tutte le domeniche
- e finita la gara dover schizzare al lavoro
- che frustrazione
- oggi fa caldo
- io il cambio di stagione lo soffro particolarmente
- o fa freddo freddo o caldo caldo
- non ci son più le mezze stagioni

Eccomi quindi puntuale tra una marea di podisti(oramai quelli conosciuti superano di gran lunga tutti gli altri), oggi sembra proprio che tutta Torino si sia data appuntamento qui!
Troppi! ...Troppi sguardi di sfida, sorrisi, e parole...per lasciarsi andare ad una corsa tapasciona. Perché una volta che raggiungi il tuo obiettivo, tutti (o quasi) si aspettano che tu lo mantenga...allora occorre provarci (perlomeno è quello che il mio cervello malato continua a ripetersi).
Parto quindi entusiasta, lasciando da parte le premesse di una gara di solo allenamento. Fortuna che i troppi concorrenti frenano un po' facendo da tappo, altrimenti qui c'è di che rimanere impiccati fin da subito.
Le gambe comunque quest'oggi non girano, faccio fatica, più del solito..
Mi rincuora solo tenere il passo di alcuni podisti che so essere alla pari, alcuni soffrono...oggi in effetti fa veramente caldo.
Ho la gola secca, vorrei bere, invece occorre rimanere concentrati e per quanto possibile spingere..
All'ottavo km mi accorgo di avere ancora una media di pochi decimi sotto i 4'/km: da un lato mi rinfranca, dall'altro capisco di non avere quasi più benzina, per sostenere quel ritmo.
Infatti di lì a poco, complice qualche salitella di troppo lungo i murazzi del po, la resa. Mi faccio infilare da Maurizio e subito dopo da una caparbia Cristina che cerca di spronarmi invano.
Corro un km a 4'40", giusto in tempo per capire che la gara sta volgendo al termine...all'ultimo km la discesa giunge provvidenziale, raccolgo quel poco che resta di me per lo sprint finale in cui (in poco meno di trecento mt) recupero ben 7 atleti, rischiando seriamente le coronarie. Sfinito. 11,8 km in 48'24". 173° su circa 1200 arrivati alla corsa competitiva.

[scoppiato? No, di più - foto di Emanuela]

Il tempo di complimentarmi con il resuscitato Maurizio e con un'incredibile Cristina, di salutare Massimo , Gianfranco ed altri amici e via a fuggire sul vespino verso l'ennesimo turno domenicale.

Ah... che fatica divertirsi!


4 commenti:

stoppre ha detto...

si ma di all'881 che la testa di lato la puoi mettere solo tu.
La prossima volta, sarai tu ad essere psicologicamente favorito perchè io vorrò ripetermi..
dai che quest'anno ci divertiamo !!

Enrico ha detto...

se c'è stato spazio per lo sprint (e che sprint!) finale vuol dire che il tuo era solo un calo momentaneo. Vedrai che col dovuto riposo e senza le trasferte torni 'a bumba'.
Ci vediamo presto

Unknown ha detto...

Per me tu e Mauri siete come Bartali e Coppi.Scegliete voi chi impersonare.

Anna LA MARATONETA ha detto...

Alla fine l'ha sempre vinta la tua determinazione... Complimenti, Guido. Ma occhio ai cagotti: fermentati!