venerdì 29 febbraio 2008

Quando il gioco si fa duro, impara a divertirti!


Il momento dell’allenamento spesso collima con la mia personale necessità di godere, finalmente, delle novità musicali del momento. Unire il dilettevole al dilettevole, può avere, a volte, effetti benefici. Ho notato in più di un’occasione che se la musica soddisfa orecchie e cuore, anche le gambe prendono a girare più velocemente e la fatica passa in secondo piano.

..la verità è che la passione per la musica , nasce (naturalmente) ben prima di quella della corsa e non potrei mai immaginare i miei allenamenti in solitaria senza la sua compagnia.

L’importante è possedere un lettore e delle cuffie adeguate, che non interferiscano in nessun modo con i movimenti naturali della corsa. La soluzione, con ciò che la tecnologia offre al giorno d’oggi, è semplice ed economica.

Ricordate l’idea degli organizzatori della maratona di new-york di proibire i-pod perché considerato doping?

Che buffonata! Allora eliminiamo ogni stimolazione esterna, inclusi il paesaggio, il pubblico che fa il tifo, analizziamo l’aria che respiriamo per vedere se contiene, in ogni gara, la stessa percentuale di agenti inquinanti, eliminiamo le imperfezioni della strada ed ogni altra variabile possibile…

..e poi non credo sia un problema di competizione, anche perché ho imparato che, per ottenere buoni risultati in gara, occorre rimanere concentrati per tutto il tempo evitando, per quanto possibile, ogni tipo di distrazione.

Discorso ben diverso per chi affronta una maratona col solo scopo di portarla a termine.

domenica 24 febbraio 2008

Un lungo lentissimo


I miei stramaledettissimi turni, mi privano della compagnia dei miei colleghi di società..Per cui oggi ho intrapreso la mia scalata ai 42 km tutto solo.

Avevo in previsione 30 km ad andatura lentissima. La sola compagnia del mio lettore mp3.
Pur ritenendomi un individualista, trenta km in solitaria, lo dico subito, sono eterni. Poco mancava che mi ritrovassi a parlare da solo.

Alla fine,senza neanche volerlo, tutto è andato come previsione: 2h e 30' pressochè esatte per percorrere 30 km (misurati), non proprio pianeggianti, con qualche leggera salita.

Al termine, più che il fiato, il problema parevano le gambe, che a malapena rispondevano ai comandi per risalire le scale di casa...
..Vabbè, tenendo conto che ho affrontato la distanza tuttadunpezzo senza molto fondo, non potevo pretendere di più.
Certo è, che la mia preparazione è molto lontana e, se non riesco a cambiar ritmo, rischio la figuraccia!

giovedì 21 febbraio 2008

Il piacere per il piacere

Correre per il gusto di correre.

Un’andatura tranquilla, senza sofferenza col fiato per parlare, gli occhi aperti al paesaggio, le orecchie, quelle, sempre incollate all’immancabile lettore mp3, con su una compilation nuova nuova….

E le gambe vanno, nonostante la pausa di una settimana, nonostante un periodo poco entusiasmante, nonostante tutto. Al termine sono ben due ore, con un’andatura ,stavolta sì, da vero amatore..ma due ore di assoluto piacere.

In fondo, penso, non può ridursi il tutto alla sola competizione :dopo una meta, c’è sempre un’altra meta, dopo un record vi è sempre un altro record, dopo un personale sempre un altro personale da migliorare….

La vittoria più bella? Dorando Petri che crolla sul traguardo!

mercoledì 13 febbraio 2008

Le labbra


Lo so, lo so. Questo nelle intenzioni è un blog sul podismo.

Sarà che i miei fermi di stagione (ho avuto ancora l’influenza n.d.r) mi portano a continue digressioni. Sarà che c’è un mondo di cose da dire, di argomenti da trattare. Sarà che a volte mi appassiono e divento cattedratico senza rendermene troppo conto.

Questo è un post dedicato ad un amico, almeno io lo considero tale.

Tale, per la naturalezza con la quale si è posto a me ed alla mia compagna di vita, Eleonora: pubblico smanioso della sua musica e di poter comunicare con lui, fosse solo con qualche frase dopo un concerto..

Conosco Paolo Benvegnù, fin dai primi concerti a Torino degli scisma e, ne rimango folgorato. Gli scisma, restano a mio parere il più grande rimpianto della musica nostrana, un gruppo che era già indie prima ancora che il termine diventasse così “In”.

Dio come mi mancano gli scisma…

Per fortuna Paolo ha proseguito la sua carriera “solista”, per fortuna continua a scrivere canzoni, come strappasse pezzi di se, in parole oblique mai banali di un fascino irresistibile!

Esce il 15 febbraio, il suo nuovo album “le labbra”. Visto che al momento l’ho sentito solo "a pezzi",dal vivo o " rubandone" qualche registrazione qua e là, pubblico qui l’autorevole recensione de il “mucchio”

“Sono quattro gli anni trascorsi da Piccoli fragilissimi film, durante i quali il ricordo di quel disco ha avuto il tempo di sedimentarsi nella nostra memoria. Anzi, tre e qualcosa, se contiamo l’ep 14-19 .Questo il lasso di tempo che è tracorso prima che Paolo Benvegnù desse un seguito al suo brillante esordio solistico, conferma all’epoca di ciò che già si sapeva su un musicita che,fin dai tempi degli Scisma, si era rivelato autore di grande statura. Davvero si trattò allora, come si è letto un po’ ovunque, di un lavoro così pesante all’interno del nostro panorama pop d’autore?Sì, ed era un disco importante e splendido pur nelle imperfezioni che lo attraversavano, nel quale la potenza espressiva ovviava ampiamente ed efficacemente alle occasionali dispersività.

Le labbra parte da lì, mette a fuoco, aggrega e compatta quei materiali emotivamente densissimi intorno a una scrittura più sicura e diretta. Sarebbe semplicistico dire che è un lavoro migliore, è in realtà la conferma che Benvegnù sa manovrare sempre meglio il proprio potenziale espressivo, attingendo con sicurezza sempre maggiore alla tradizione del nostro artigianato pop, mediandola con un personalissimo approccio art-rock.Il tema ricorrente è sempre la difficoltà nei rapporti umani, l’agonismo dei sentimenti,la vita reale che ci attraversa messa in scena con una scelta di parole che trova sempre vie di fuga dalla banalità, e anzi le fortifica. Sono le canzoni stesse a parlare: la peste, pallottola diretta all’airplay radiofonico con una partenza convulsa tra archi e controtempi e un ritornello killer, la schiena con il suo insinuarsi insidioso e le esplosioni di archi e chitarre a trafiggere di schegge la melodia. E ancora la distanza, jeremi, la ariosa e malinconica interno notte, la solenne Sintesi di un modello matematico. Non un calo di tensione, non un riempitivo, non una scivolata nel luogo comune .C’è già un possibile candidato a disco dell’anno, perlomeno in Italia, e dire che siamo appena a febbraio.”

(Alessandro Besselva Averame da il “Mucchio” di Febbraio 2008)

Un notevole assaggio del nuovo album si può ascoltare qui.


giovedì 7 febbraio 2008

Torino winter park


VIENI CON NOI AL TORINO WINTER PARK

Dal 15 al 17 febbraio 2008 si svolge all’Oval presso il Lingotto di Torino la
prima edizione di “Torino Winter Park” la manifestazione, con la quale la
capitale della montagna rende per la prima volta omaggio al fitness, in una
struttura coperta polivalente di 26500 mq ideata in occasione delle Olimpiadi
invernali di Torino 2006 per ospitare le gare di pattinaggio di velocità.
L’evento, realizzato con la collaborazione del Festival del Fitness, il più grande
evento di sport praticato al mondo, permette di scoprire l’universo del fitness
attraverso una visuale inedita: quella del suo rapporto con gli sport invernali.
Nell’ambito del Torino Winter Park, Turin Marathon è stata incaricata da
Progetti di realizzare due eventi:


500 km per la solidarietà: in piazza Castello si svolgerà una corsa
benefica su tapis roulant che proseguirà senza interruzioni, sia di notte
che di giorno, per l’intera durata della manifestazione, da venerdì 15
febbraio alle ore 15.00 a domenica 17 febbraio alle ore 18.00
Tutti possono partecipare: non ci sono limiti di tempo ed ognuno può
correre secondo le proprie condizioni di forma.
Per ogni km percorso verrà devoluta in beneficenza la cifra di 10 € alla
Fondazione Specchio dei Tempi La Stampa.

Cross dell’Oval: corsa di 4 km aperta a tutti con partenza e arrivo
all’Oval presso lo stand Turin Marathon attraverso un suggestivo
percorso che, salendo la rampa, porta sul tetto panoramico del
Lingotto, proseguendo poi sulla pista iperbolica di collaudo. Il percorso
sarà sorvegliato da personale Turin Marathon, illuminato ed evidenziato
grazie al posizionamento di birilli e transenne.
La gara avrà luogo il 15 febbraio alle ore 18.00, mentre nei due giorni
successivi chiunque potrà cimentarsi nella corsa con la possibilità di
battere il record di gara e inserirsi nella classifica tramite appositi chip di
cronometraggio.
I vincitori nelle due categorie “maschile” e “femminile” si
aggiudicheranno un weekend per due persone a Firenze in occasione del
20°Festival del Fitness che si svolgerà dal 14 al 18 maggio 2008 e inoltre
avranno la possibilità di partecipare alla 10 km “Guarda Firenze”.
La corsa sarà l’occasione per poter utilizzare la pista del Lingotto, per
promuovere l’iniziativa e per far si che tutto il complesso possa essere
valorizzato.

Per informazioni e per iscriversi alle gare inviare una mail indicando
nome, cognome,data di nascita e numero di telefono ai seguenti indirizzi:

500 km per la solidarietà

Anna Pavan
0114559959

anna@turinmarathon.it

Cross dell’Oval

Chiara Scalenghe
0114559959
chiara@turinmarathon.it

martedì 5 febbraio 2008

L'angolo del buontempone (per piemontesi d.o.c.)

Scusate,un'amica mi ha fatto scoprire questi video... e non ho resistito!
(per ascoltarli meglio è consigliabile interrompere la colonna sonora del blog tramite l'apposita barra in basso a sinistra)
AL GLADIATUR


AL GRAND LEBOSCHI

L'EUSRCISTA


HARRY POTTER

domenica 3 febbraio 2008

Cross di Scarmagno

Prima di soffermarmi sulla gara, vorrei fare alcune considerazioni.

A volte rimango esterrefatto da certi atteggiamenti della federazione provinciale. M’immedesimo in alcuni giovani come Andrea, che spinti dall’entusiasmo, si alzano una domenica gelida e piovosa fiduciosi e vogliosi di fare una competizione, per il solo piacere di vivere quello che è il loro sport preferito. Persone che, pagata la loro quota annuale, a posto con le norme sanitarie (anch’esse pagate di tasca propria), percorrono decine di km per scoprire, chissà per quale intoppo burocratico, di non potersi iscrivere alla gara. E’ assurdo, come è assurdo che atleti come Igor, questi sì competitivi, si vedano estromessi da una classifica per qualche strana regola.

Sarà che io, nel mio piccolo, vivo ancora la corsa come qualcosa di godereccio e, se lotto sul filo dei secondi, è solo per una sorta di mediocre onanismo, utile al massimo per affrontare una dura settimana di lavoro e le frustrazioni che ne conseguono.

Lo sport è un piacere che deve essere alla portata di tutti non dimentichiamolo mai!

Detto questo veniamo alla gara di oggi.

Percorso molto bello e meno impegnativo di quello della pellerina.
Clima siberiano che a volte sospinge, a volte ostile pare quasi voglia rimarcare il proprio “macchitelofafare”.

Vista la partenza razzo di domenica scorsa, decido di partire più tranquillo. Il che pare in effetti sortire risultati positivi sul fiato, ma con una controindicazione: su quella andatura mi stabilizzo sino a fine gara, quasi ad aspettare momenti migliori.

Tempo finale 26 e 19 (chissà perché ero convinto di un 26 e 08, sarà che con le lenti a contatto metto poco a fuoco) per percorrere quelli che secondo Igor sono 6280 mt. Media 4 e 12 a km, un po’ meglio. Anche se nel dopo gara serpeggia un misto di delusione alla solita convinzione , potevo dare di più.

Poco importa oggi sto “daddio” …e non lavoro!